Troppe cose sono successe da quel lontano 2 dicembre... Proverò comunque a scriverle. La mattina sveglia alle 5, ultimo caffè e via col papà e mamma (che compiva gli anni) con la Corsa all'aeroporto di Verona, dove avrei dovuto partire per Roma alle otto e mezzo... Un'ora di ritardo, ma mentre salgo sull'aereo trovo anche una mia collega di lavoro, con cui parlo del viaggio che sto per fare (Laura G.). Fino al 7 dicembre visitero' Auckland, poi per l'8 sono atteso ad un corso di inglese (la mattina) e sub (il pomeriggio) per 2 settimane a Mount Maunganui, una rinomata localita' turistica che sorge ai piedi di un vulcano estinto. Detto corso lo ho prepagato dall'Italia 1835NZ$. Dopo queste due settimane visitero' l'isola facendo trekking (mi sono portato nello mio zaino di 13Kg: tenda e scarponi), e, se mi avanza tempo mi piacerebbe anche provare a cercare un lavoro in fattoria per qualche giorno....vedremo!

Arrivato a Roma, capatina al cesso, visto che mi stavo proprio cagando sotto e alle una, via per Bangkok: un 747 della Thai, semivuoto (meglio per le mie gambe!) con le hostess thai fighe ma che non sapevano una parola di italiano. Dopo 12 ore e rotti di una eterna trasvolata, arrivo all'aeroporto di Bangkok dove ho dovuto aspettare dieci ore... col fuso orario che già si faceva sentire... la figata dei cellulari è che a Bangkok invece di segnarti la provincia ti segnano il posto in cui ti trovi: terminal 1... Visto che non avevo bath ho pagato coi dollari che avevo acquistato a Roma sia l'internet cafè che un paio di bottiglie di acqua: sono praticamente stato derubato.... dopo avere aspettato per dieci ore vado al terminal dove conosco un italiano, un tedesco e una svizzera: Davide, Albert e Prisca. Davide sta andando a Auckland come tutti noi, ma lui col Working Holiday Visa: ci starà 1 anno! Albert sta andando da dei parenti e Prisca sta andando a surfare a Whangarei. Davide sull'aereo mi presta il suo libro sulla Nuova Zelanda per scegliere in che ostello andare e... altre 10 ore di volo... con alba sul deserto australiano. Atterrati a Sydney ci hanno fatto scendere e reimbarcare un'ora dopo per Auckland... Qui siamo arrivati dopo due ore di volata e io ho sempre mantenuto il posto preso a Bangkok sul 747: il 69a: sul portellone e molto spazioso. Tra Australia e Nuova Zelanda c'erano solo nuvole, ma arrivati splendeva il sole... Passata la dogana, dove mi hanno esaminato la tenda, abbiamo cambiato i soldi e all'uscita abbiamo salutato Prisca che andava diretta a surfare e abbiamo conosciuto un altro tedesco che aggregandosi, ha portato il gruppo a 4. Sull'autobus abbiamo conosciuto un colombiano che sapeva l'italiano. Arrivati all'ostello in centro, dove ci ha lasciati l'autobus, essendo pieno, ne abbiamo trovato uno vicino e ci siamo preparati nei dormitori da sei, ma ci hanno diviso per nazionalità. Deposto le valigie e indossato braghe e maniche corte, siamo usciti per una birra.... Purtroppo abbiamo subito scoperto che, come in America la birra non si può bere in strada, quindi ce la siamo fatti incartare e siamo andati a berla al porto. Alle sette, tornati in ostello abbiamo conosciuto Ana una tedesca, con cui poi siamo usciti a cena: Burger King! Dopo uno veloce giro per la città nel quartiere a luci rosse, e rilevato che in giro non c'era un'anima ce ne siamo andati a dormire.

5 dicembre: una volta svegli stamattina io e Davide (i 2 tedeschi non li vedevamo praticamente più) siamo andati a comprarci le schede dei cellulari della Vodafone: di gente in giro per la città ce n'era veramente tanta!... Come sempre pranzo al Burger King e giro per la città... Alla Sky Tower. Tornati in ostello in camerata abbiamo conosciuto Fiona un catafalco irlandese, ma e era utile per l'impratichirsi nell'inglese. Ormai mi faceva schifo, ma una torta sono riuscito a mangiarla per cena al Burger King, quindi siamo andati a visitare la Sky Tower: il casinò della Sky Tower: una tristezza: tutti maori.. neanche una figa e macchinette che andavano a 50 lire!

6 dicembre: il tempo prometteva bene, avrei voluto partire per l'isola di Rutangi, ma dopo aver fatto colazione al bar ho deciso di andare a noleggiare una bici al porto (12 $) per andare a fare il giro dei 50 chilometri di Auckland. Sul lungomare di Tasmania passava la ciclabile e il mare non mi ha certo risparmiato gli schizzi delle onde. Dopo una quindicina di chilometri mi sono perso su una collina, sono quindi tornato indietro e mi sono fermato a Mission Beach ( famosa spiaggia dei surfer) a fare un po' di sport... Erano 4 giorni che non mi muovevo! Ripartito in bike sono andato a visitare il molo coi capannoni Black magic Team New Zealand e Luna Rossa e ho restituito la bici. La sera siamo usciti a cena: era giovedì e al Margarida's davano 8 birre per 5 $a chi arrivava prima delle 9: siamo arrivati tardi: eravamo io Davide Fiona e 2 italiani che avevamo conosciuto ieri sera tornando all'ostello: Alessandro Fulvio: due amici di Roma che hanno anche loro il visto di 1anno. Siamo andati a mangiare una pasta alla carbonara che ci ha preparato un pachistano, ma... Che buona! Poi abbiamo convinto il cuoco ad assumere Davide perchè è italiano e sa fare la pasta (non si è fatto assumere ma il cuoco stravedeva!). Siamo passati davanti al porto dove ieri sera, prima di andare al casino nella Sky Tower, avevamo incontrato una vecchia ubriaca che ci aveva consigliato i migliori posti di Auckland, e lì c'era serata disco, ma con un figaio che la metà bastava: purtroppo avevamo dietro la zavorra Fiona e dopo una birra vicino all'Irish Pub dove l'altro ieri io e Davide eravamo stati a farci due birra medie nel pomeriggio dopo che io avevo comprato il biglietto per Mount Manganui, siamo tornati all'ostello a fare fuori la consumazione omaggio dell'ostello, e dunque abbiamo salutato i due tedeschi in partenza domani.

7 dicembre: Stamattina siamo andati a fare il libretto fiscale di Davide: l’IRD; e io a cercare informazioni sui lavori in fattoria. Dopo aver mangiato un pasta che faceva schifo vicino al bar dell’ostello, siamo andati allo zoo. L’autista, troppo gentile, a momenti ci portava fin dentro il parco! Ed il ranger quando ha saputo che domani sarei partito, visto che rimaneva solo ¾ d’ora per le visite ci ha fatti entrare gratis!! Abbiamo visto il Kiwi, i Wallabies, le tartarughe delle Barbados, le foche, cani e porci! Al ritorno siamo andati al Planet Holliwood, dove guardando, c’era la maglieta di Nightmare! Dopo una birra abbiamo raggiunto gli italiani al loro ostello, ma visto che dopo una birra se ne sono andati, siamo andati a comprarci la pasta per cucinarla nel nostro ostello, insieme a 8 bottiglie di birra a testa! La figata è che qui a Auckland la gente veste tutta informale e sportiva, Davide infatti è scocciato che si è portato dall’Italia tutti abiti firmati ed ha quasi rispetto a metterli; io invece tanto per fare un esempio il giro di questo pomeriggio per la capitale e visita al Planet Holliwood l’ho fatto in pantaloncini e scarponi da montagna! Un'altra particolarita' dei neozelandesi e' che pur di sentirsi a contatto con la natura molti girano sempre scalzi...il problema e' che lo fanno non solo nei prati ma anche sui marciapiedi (non certo puliti) di Auckland! Arrivati in cucina abbiamo conosciuto un ragazzo tedesco: York, che si è aggiunto a noi per la serata e per la mangiata di pasta e bevuta di birra. Durante la cena è entrata una ragazza israeliana e, introdotto l’argomento del processo di pace in Palestina siamo stati a discutere animatamente con lei fino alle 11 e ½ ! Usciti abbiamo girato un paio di pub, incontrato gli altri italiani, ma poi io e York abbiamo dato forfait e siamo tornati all’ostello…. Troppe birre!

8 dicembre: Svegliatomi alle 7 ½ con in camerata altri quattro americani e Davide e Fiona, ho preparato le valigie e sono sceso a fare il check-out. Poi dopo colazione, ho spiegato un po’ di cose di informatica a Davide, gli ho dato una mano a fare il Curriculum e preso lo zaino, siamo andati all’USIT, dove io mi sono iscritto al FHINZ (Farm Helpers in New Zealand), quindi al Starbuck’s per un caffè dove c’era una vecchietta con due cagnetti che trombavano sull’entrata del bar! Salutato tutti (Davide, York Fiona e l’israeliana) sono corso sull’autobus e… via! Nell’autobus pioveva dentro dai lucernari del tetto…. Ho dovuto usare la mia giacca tecnica per non bagnarmi…. Viaggiando ho conosciuto una ragazza tedesca che stava andando a lavorare in fattoria… avrà avuto sui 18 anni …. Lei di soldi ne aveva bisogno davvero! Sceso dall’autobus diluviava. Per fortuna Karen, la madre della host family mi stava aspettando in macchina! La casa dove mi ha portato era veramente lontana dal centro del paese, ma praticamente sulla riva dell’oceano. Arrivato ho conosciuto Paul, il padre che mi ha assegnato una camera enorme al piano terra con letto a due piazze, TV e 3 finstre sul giardino con piscina !!! Da cena… pasta al ragù (che buona!!!!! …dopo 5 anni che non la mangiavo per la mucca pazza!) , patate …. Quindi è arrivato Yasushi, giapponese di 21 anni. Anche lui studia nella mia scuola e lunedì andrà ad Auckland a fare l’esame finale. In casa lo chiamano Sushi, è qui da 9 mesi e si è comprato una macchina per 900 $ : non male. Dopo una partita a scacchi con Sushi sono andato a dormire.

9 dicembre: Svegliatomi sono andato con Sushi a noleggiare una bicicletta per 2 settimane per soli 25 $ (+10$ per il noleggio dei fanali nuovi)… il casco me lo ha prestato Paul (qui in New Zealand è obbligatorio) … Quindi con la bici sono andato a farmi un giro al centro commerciale e in centro paese…non ho resistito.. parcheggiata la bici sono salito in cima al vulcano estinto che sovrasta il paese: altezza 230 metri, tempo stimato per la salita 45 minuti, tempo d’esecuzione: 15 minuti! Tornato a casa, dopo cena ho dialogato in famiglia fino alle 9 e sono andato a letto.

10 dicembre: oggi primo giorno di scuola! Mi ha portato Karen, la mamma ospitante. La mia classe sono tutti giapponesi o coreani a parte me e un brasiliano! La prof una bionda figa dice che verrà in Italia l’anno prossimo. Dopo la lezione mattutina è venuto a prendermi un certo John Bell: il mio Dive instructor! Sono l’unico a fare quel corso. Dopo avermi mostrato l’equipaggiamento mi ha portato dal dottore a fare la visita medica: il dottore non mi ha firmato il certificato medico perché ho bisogno di fare il test spirometrico con acqua salina visto che ho avuto problemi di asma. Comunque John mi ha riportato in piscina a nuotare per una mezz’ora, quindi a scuola, dove mi ha riservato un altro esame per mercoledì pomeriggio, quando, se non ci saranno problemi potrò riprendere il corso di sub. Alle 5 ½ ho preso l’autobus e sono tornato a Bayfair (il quartiere vicino dove vivo di Mount Maunganui) da dove me la sono fatta a piedi fino a casa sotto l’acqua (circa 3 Km). Dopo cena Karen mi ha detto che starà via da domani a venerdì: andrà a trovare sua sorella a Auckland.

11 dicembre oggi a scuola tutto OK, ho conosciuto meglio i miei compagni di classe: Aki il giapponese e Guilherme il brasiliano i miei vicini di banco. Dopo pranzo sono tornato a casa e Paul, sotto mia insistenza, mi ha dato l’ascia per sradicare le radici cresciute sotto la pavimentazione del giardino (che la sollevavano): ho fatto un lavoro egregio! E Paul ha detto che gli italiani ce l’hanno nel sangue l’arte di pavimentare, visto che l’opera d’arte di pavimentazione di Sydney è stata fatta tutta dagli italiani. Questa sera Paul per l’occasione ha aperto la bottiglia di vino rosso australiano…aveva un buon grado alcolico e aveva il tappo invece che di sughero di silicone! Dopo la bevuta sono tornato nella camera per studiare il libro del corso di sub.

12 dicembre: Stamattina a scuola tutto OK, ho conosciuto Pat il thailandese che però non è un lottatore, durante la pausa pranzo sono salito ancora in cima al Mount Maunganui e alle 3 ½ sono tornato a scuola per essere portato a Tauranga per l’esame medico necessario per il corso di Dive. La scuola mi ha dato 40 $ per tornare in taxi. Fatto l’esame ho fatto vedere alla dottoressa la prescrizione dove c’era scritto che avevo bisogno non di una semplice spirometria (ciò che mi era stato fatto) ma di una spirometria con test allergico ad H2O+NaCl. Così (troppo buona!!) ha chiamato John, l’istruttore di Dive che mi ha promesso di aggiornarmi domani, e non mi ha fatto pagare l’esame (l'esame prescritto li' non lo potevano fare)! Aspettando il taxi davanti alla clinica si è fermata una ragazza sui 25 anni anche lei che si è offerta di portarmi in auto fino in centro…. Quando le ho detto che non avevo bisogno di andare in centro a Tauranga ma a Mount Maunganui mi ha offerto comunque il passaggio!!! Parlando ho saputo che lei vive nel suo camper e gira continuamente la Nuova Zelanda con la sua casa a motore (come la chiamano qui) e mi ha detto che DEVO visitare assolutamente l’isola del sud (visto che non era nei miei programmi) perché è più bella dell’isola del nord e devo visitare Wanaka: una pacifica e bella cittadina sulle rive di un lago tra le alpi del sud. Tornato a casa ho studiato ancora per il corso di dive, e sebbene stasera avessi dovuto partecipare alla finalina del torneo di calcio del vicinato con Sushi, ho detto a Sushi che ero stanco e non sono andato. Verso le 10 e mezza…mentre stavo dormendo mi ha chiamato Cinzia dal lavoro in Italia per dirmi che un collega di lavoro si è impossessato della mia scrivania!

13 dicembre: Stamattina a scuola Ok, ma non mi hanno ancora fatto sapere niente per la visita medica. A scuola ho incontrato una svizzera che parla un po’ d’italiano! Nel pomeriggio sono andato sulla spiaggia a scrivere la prima parte di questo diario e poi a casa. Stasera ho deciso di uscire e così presa la bici mi sono lanciato in centro per cercare qualche bar: sono entrato al bar office, dove avevo intravisto compagni di scuola … è stata una gran festa!! Abbiamo bevuto 7 birre a testa, eravamo io, Aki, Fumi (giapponese), Antony (ex studente dalla Nuova Caledonia) e un taitiano. Danzato e ballato mi hanno offerto di trascorrere con loro il barbecue sulla spiaggia del venerdì e la serata in disco a Tauranga di sabato… come non accettare ? Sono tornato a casa a mezzanotte e mezzo con la solita ½ ora di bike.

14 dicembre: Stamattina ero sempre in attesa della risposta per il corso di sub. Abbiamo salutato quelli che partivano (che avevano finito la scuola) tra cui Aki, che nel saluto….con un gesto giusto un po’ volgare verso la prof figa ha fatto ridere tutti. Dopo pranzo sono tornato a scuola e visto che alle 2 ½ non mi avevano ancora risposto per il corso di sub mi sono ritirato. Mi hanno rimborsato (ieri Paul aveva chiamato la scuola protestando e chiedendogli il rimborso: grande!) 1060$ su 1835$ ! Sono quindi andato a comprarmi un biglietto per Turangi per domani e sono tornato a casa a fare le valigie. Alle 5 sono uscito in bici per fare la spesa per il BBQ e alle 6 ci siamo trovati in 26 sulla spiaggia. Abbiamo bevuto, mangiato e giocato a pallone (io e Pat contro Guilherme e Marcelo; cioè Brazil contro Italiandia)… calata la notte siamo andati al bar office dove abbiamo incontrato i prof e bevuto ancora. Verso mezzanotte ho chiamato Super in Italia (amico di lavoro) ….e alle 1 ho salutato tutti e in bici a ZigZag mi sono diretto verso casa.

15 dicembre: Stamattina appena sveglio, Paul mi ha detto che restituita la bici presa a noleggio mi porterà lui a Bayfair a prendere l’autobus, e Karen mi ha offerto una seconda colazione e di ritornare agratis qualche giorno … se ripasso!! Nel supermercato di Bayfair, aspettando l’autobus ho incontrato 2 italiani !!! erano venuti per il matrimonio del figlio. Arrivato a Turangi mi hanno assegnato la camera quindi sono andato a farmi un giro per il paese: veramente piccolo! … ma aveva anche la piscina! Fatta la spesa sono andato a cucinarmi una pasta al sugo di pomodoro e poi dopo aver guardato un po’ di TV a letto.

16 dicembre: Sveglia alle 6 e ½ .. il tempo è grigio ma decido ugualmente di avventurarmi nel Tongariro crossing: l’attraversamento del vulcano, quindi prendo il pullman e via! Ai piedi del vulcano saremo stati una cinquantina, tutti con l’intenzione di attraversarlo, anche il tempo sembrava migliorare: mi sbagliavo. Vento, freddo e pioggia hanno imperversato e dalla cima si vedeva solo nebbia! La camminata l’ho fatta in compagnia di un israeliano e un tedesco per la prima parte, poi con uno svizzero che parlava tutte le lingue (italiano compreso!). Alle 2 ¼ ero già alla fermata dell’autobus, che sarebbe arrivato alle 4 ½, quindi ho dormito un po’ sotto la tettoia d’attesa (…sdraiato in terra…) e tornato in paese sono andato a fare la spesa. Questa sera me lo meritavo proprio: ho preso vino rosso e parmigiano: pregiatissimo! Una bontà (…anche se sicuramente il parmesan non è parmigiano!). Dopo aver sfoggiato le mie doti di cuoco con pasta aglio-olio e pomodori alla pizzaiola alle tipe tedesche compagne d’ostello sono andato a letto.

17 dicembre: Svegliatomi il tempo era ancora variabile e così sono corso all’agenzia viaggi e ho comprato il biglietto per Wellington in autobus e il biglietto del traghetto tra Wellington e Picton (stretto di Cook); sono tornato all’ostello, ho fatto il check-out e sono partito per Wellington verso le 10. Prima di partire, in ostello ho dato un’occhiata alle e-mail ed ho letto la lettera che mi ha scritto Daniela in Italia: mio fratello me la ha trascritta tutta per mandarmela via e-mail: un paio di pagine scritte piccole: grande! Alle 1 l’autobus ha fatto tappa per mangiare e ancora una volta ho confuso la parola inglese melanzane con l’ananas: ne ho ordinata una impanata: che schifo!!! Sono arrivato a Wellington verso le 5 ½ e l’ostello era giusto di fronte alla stazione degli autobus. Ho preso una birra al bar interno, ho spedito un paio di cartoline, ho cenato e consultato internet per un paio d’ore a scrocco (mi interessava trovare informazioni sulla possibilità di fare l’esame d’inglese per ottenere il visto lavorativo per l’Australia)… quindi …. A letto.

18 dicembre: Anche stamattina levataccia! Ho preso un’espresso alla stazione aspettando il bus navetta per andare a prendere il traghetto: acqua sporca! Il tempo era brutto. Il traghetto era enorme: bar, ristoranti, sala studio e per 7 $ sono andato nel cinema interno dove ho visto "American Pie 2". Dopo 3 ore e più siamo giunti a Picton …. Pioveva. Al tipo dell’ostello ho chiesto informazioni riguardo le passeggiate fattibili nelle baie qui intorno e lui, senza guardare né previsioni del tempo, né chiedermi conferma, mi ha prenotato ostello e nave per domani e dopodomani: dovrò fare il "Queen Charlotte Track" ovvero il percorso della regina Charlotte. Quindi sono andato all’ufficio informazioni per prenotarmi l’autobus Picton-Christchurch per il 21 dicembre (appena tornerò dalla lunga camminata); lì ho dato un’occhio anche alle previsioni del tempo per i prossimi giorni, visto che dovrò camminare per una cinquantina di chilometri nella "giungla": brutto! Stasera a cena in ostello ho conosciuto una coppia di inglesi sulla cinquantina che domani faranno il mio stesso giro…

19 dicembre: Fatta colazione e check-out sono corso all’ufficio informazioni per comprare il biglietto Christchurch-Queenstown per il 22, quindi sono corso al porto dove c’era già la nave che mi stava aspettando e via! Era coperto. Sul motoscafo eravamo in 12: siamo partiti verso le 9 e attraversate parecchie baie dopo ¾ d’ora siamo stati scaricati in 8 a Ship Cove, da dove tra vento freddo e pioggia siamo partiti alle 10: alle 1 ero già all’Endeavour Inlet e avevo già percorso 20 chilometri… per fortuna aveva già finito di piovere e il tempo volgeva al bello. Mi sono fermato su un prato a mangiare i panini col lioner, che mi ero preparato ieri in ostello, con un gruppo di scout che stanno facendo il mio stesso giro in un solo giorno anziché due! Alle 4 e ½ sono arrivato a Punga Cove (Baia della palma) attraversando un tratto di foresta dove c’erano molte indicazioni che avvertivano del pericolo per i cani lasciati liberi: potrebbero mangiare una delle molte esche velenose disseminate per la foresta messe per disinfestare dai numerosi opussum. Verso le 5 e ½ ho trovato il mio ostello: Homestead Hostel: ero l’unico straniero! C’erano due famiglie di Kiwi e loro, visto il mio nome pensavano fossi slavo! Ero il primo italiano mai approdato in quell’ostello. Il padre di una delle famiglie mi ha pregato di accettare di dormire in camerata assieme alla figlia tredicenne….lei lo desiderava tanto… L’ostello era veramente bello, con le pecore, i prati e sperduto nel bosco in una zona disabitata; aveva anche una roulotte per ospitare i FHINZ, la cascata e i glowworm (vermi delle caverne, ossia lucciole che qui non volano) nella "grotta" sopra la casa che siamo andati a vedere dopo cena: tutte le mura illuminate da lucciole giganti! Dopo una doccia e dopo aver scaldato 2 panini col lioner per cena (qui luncheon) sono stato fuori a discutere con una tipa FHINZ che è via da casa da 10 anni ed è 28enne. Non capiva come fosse possibile che in Italia si potesse stare così a lungo coi genitori….. ed ha avuto non poco da ridire sulla religione cattolica, visto che è stata cresciuta in una scuola cattolica! Alle 10 a letto!

20 dicembre: Dopo aver portato lo zaino grande al molo, che sarebbe passato a prendere il motoscafo di ieri per farmelo ritrovare all’arrivo stasera, sono ripartito. La prima parte è stata allietata dalla compagnia di una psichiatra inglese, esperta subacquea e camminatrice che anche lei trovava i Kiwi incomprensibili: anche secondo lei quando parlano troncano le parole. Alle 2 ero già a destinazione, sempre con un sole che spaccava le pietre…. Sul sentiero ho anche avuto il "piacere" di trovare un opossum sventrato! Oltre 27Km ieri e oltre 23 oggi, quindi sono sceso a Portage (golfo di destra) a mangiarmi un gelato quindi sono risalito e sceso sul golfo di sinistra: Torea Bay, da dove la barca sarebbe partita alle 4 e ¾ ! Ho incontrato prima un belga che avevo incontrato ieri sera a campeggiare a Punga Cove, e poi un israeliano, anche lui in attesa della barca in questa baia deserta. Ci siamo seduti sulla riva e siamo stati a parlare un’ora e mezza: anche lui è un tecnico informatico e ha girato il mondo non poco …. Anche il sud America (che a me manca…). Tornato all’ostello ho reincontrato un israeliano che avevo conosciuto a Turangi e andato all’internet cafè, ho rivisto anche una ragazza tedesca conosciuta sempre l’altro giorno a Turangi. Dopo cena, ho iniziato a fare la valigia finché un tedesco non ha cominciato a stressare che voleva dormire con la luce spenta….. sebbene fossero solo le 10, quindi, ho preso il letto…

21 dicembre: Oggi sveglia presto per finire la valigia, far colazione con un te, check-out e pullman alle 8 e ¼…. Sembrava un vecchio pullman della guerra: era veramente malandato. Il viaggio è durato fino alle 3 del pomeriggio! Arrivato al YHA di Christchurch ho conosciuto un australiano di Sydney che mi ha fatto vedere le foto fatte sui ghiacciai della Nuova Zelanda, quindi ho fatto un bel giro in città, un salto in palestra, al supermercato e tornato in ostello dopo una buona cena (ravioli ripieni al pesto, frutta, cioccolata e birra: a proposito…. Non ho mai mangiato tanta cioccolata come in questi giorni…. Dalla cioccolata con le nocciole che vendono in stecche nei distributori automatici, ai biscotti con le gocce di cioccolata, al Kit Kat alla cioccolata bianca e alle stecche di Milky Way bianco!!!! ), ho fatto un salto all’internet cafè e alle 10 ¼ di sera, sebbene non fosse ancora buio (!) sono andato a letto.

22 dicembre: Svegliatomi e fatto check-out sono partito per Queenstown, abbiamo fatto tappa a Lake Tekapo per pranzo: un lago bellissimo di un colore azzurro intenso e coi gabbiani che sulla riva ti saltano addosso per mangiare; sullo sfondo era anche visibile il Mount Cook (il più alto della Nuova Zelanda). All’autista ho chiesto che mi portasse al Bumbles hostel che avevo prenotato ieri e sono stato accolto veramente alla grande. Anche il tempo ha continuato ad essere OK, quindi ho fatto un giro di ricognizione per la città, ho fatto la spesa e dopo un buona doccia nel bagno dell’ostello (veramente grande, bello e pulito) sono andato in cucina (grande anche quella) per cucinarmi un buon piatto di piselli.

23 dicembre: Appena sveglio sono andato al DOC (Dipartimento della Conservazione: Il CAI italiano) a raccattare informazioni sul Ben Lomond (il monte che sovrasta la città) dove ho saputo che è una camminata fattibile, quindi scarponi e … via! Da 300 s.l.m. a 1780 metri e ritorno in 5 ore (contro le 6-8 ore stimate dalle mappe)! Gran passeggiata! In cima ho incontrato una coppia di canadesi, anche loro qui per camminare, ma …. Anche per lavorare col Working Holiday Visa! Tornato alla base, sono andato al supermercato e all’agenzia viaggi per chiedere un biglietto aereo Queenstown-Auckland per il 4 di gennaio: mi hanno chiesto 590$ più tasse !!!! Partendo da Christchurch 420$ più spese! Ma se partissi il giorno di capodanno da Christchurch e comprassi il biglietto entro domani, lo potrei avere per soli 130$ ! … solo che mi toccherebbe passare il capodanno a Christchurch…. Arghhh! Atroce dubbio sul da farsi… visto che capodanno l’avrei voluto passare a Wanaka! Ho avuto un’allegra cena con pasta e piselli (che qui mangio in abbondanza visto che costano solo 2$/Kg!) in compagnia di Ashley, una tipa inglese anche lei in ostello, che mi ha invitato a trascorrere la serata di domani con lei e la sua amica svizzera facendo un giro in città visto che è la vigilia di Natale e siamo tutti soli e lontani da casa….(in questi giorni natalizi un po’ di malinconia si faceva sentire…)

24 dicembre: Stamattina appena sveglio sono andato all’agenzia viaggi a comprare il biglietto da 130$ per Auckland e poi ho trovato un autobus che parte da Wanaka la mattina dell’1 gennaio e mi riesce a portare in tempo all’aeroporto di Christchurch in tempo per il volo!!! Ho anche comprato il biglietto dell’autobus per andare a Wanaka il 27 dicembre: la famosa città che la ragazza che a Tauranga mi aveva dato un passaggio in macchina si era tanto raccomandata di visitare. Nel pomeriggio, all’ostello mi sono fatto prestare il ferro da stiro con l’intento di essere almeno un po’ più ordinato del solito, almeno per Natale. Dopo l’arduo lavoro di stiratura (che sofferenza!…sono proprio negato!) sono andato al supermercato a comprarmi vino, parmigiano e una torta per la serata e sono passato al pizza hut a prendermi una pizza, che in parte ho offerto a un giapponese in camerata con me e che lui ha ricambiato con birra! A cena eravamo una buona compagnia, oltre alle due tipe annunciate, c’erano anche 5 inglesi (miei compagni di camerata). Siamo stati in ostello a mangiare e bere fino alle 11, quindi tutti in centro, dove siamo andati in discoteca…. Alle 1 e ½ ho dato forfait e dopo un buon gelato sono tornato a letto.

25 dicembre: Svegliatomi alle 8 ½ sono uscito per la città con l’intenzione di fare colazione: era tutto chiuso, eccetto un bar che ho trovato dopo aver cercato per oltre un’ora, dove mi sono fermato per una brioches. Alle 10, messa: i canti erano sottotitolati con la lavagna luminosa, ed erano gli stessi usati in Italia (venite Adoriamo….), hanno cantato anche l’inno alla gioia (quello europeo)! Finita la funzione sono andato a fare il giro dei giardini botanici, dove sono tornato nel pomeriggio per fare il percorso della salute, visto che la mia intenzione di noleggiare un kayak era saltata a causa del lago troppo agitato. Tutti i negozi erano chiusi e il supermercato che apriva alle 22 (24hX7gg altrimenti) non poteva vendere birra il giorno di Natale. I negozi di souvenir, invece, hanno aperto nel primo pomeriggio ed avevano già i saldi! Dopo cena ho fatto un giro in centro aspettando mezzanotte, quando ho telefonato a casa trovando tutti a tavola per il pranzo natalizio, come era mia speranza trovare…

26 dicembre: stamattina ho incontrato il giapponese in camerata con me (cui l’altro ieri avevo offerto un pezzo di pizza) che dicendomi di aver finalmente trovato un nuovo lavoro in un panificio (perché lavorava?) mi ha offerto un tortino di verdure che aveva portato per me dal panificio…troppo buono. Dopo questa colazione, quindi ho noleggiato il kayak per un’ora… purtroppo il shootover jet (motoscafo veloce: attrazione per turisti) e le navi da crociera facevano un po’ troppe onde….ma sono sopravvissuto. Sono poi andato a sviluppare le foto e ad un internet cafè dove ne ho scannerizzate un paio e le ho pubblicate, quindi sono andato al cinema alle 1 ½, dove per soli 8 $ ho visto il Signore degli Anelli: non ci ho capito molto….oltretutto era anche molto lungo! Tornato in ostello ho fatto lavatrice, valigia, cena e dopo un veloce giro in centro ho preso il letto.

27 dicembre: Svegliatomi alle 6 ½ e raccolto le valigie ho fatto il check-out e sono andato all’info center da dove partiva l’autobus (dopo un cornetto e un espresso al McDonald’s) per Wanaka! Sono arrivato in questo villaggio di 3500 anime alle 10 ½, l’ostello lo ho trovato subito (sebbene ieri e stamattina presto abbia perso non poco tempo per prenotarlo, visto che sono tutti pieni….. quello di questo ostello era l’ultimo indirizzo di ostello di Wanaka che avevo: tutti gli altri erano Fully booked.) Anche qui, come Queenstown si è sul lago, solo che invece del lago Wakatipu questo è il lago Wanaka. Mi hanno offerto di stare in una stanza senza bagno in camera per 16$ invece di 18$ …. Ho accettato! Dopo aver guardato un po’ di TV esco e alla reception incontro…. Sushy! Il giapponese che era a casa con me a Mt. Maunganui! Anche lui era venuto a visitare l’isola del sud, in auto, e per oggi si sarebbe fermato qui, partendo domattina per Queenstown. Nel pomeriggio sono andato in palestra, internet, e a fare la spesa…. 2 litri di rosso e parmigiano che dopo cena io e Sushi ci siamo cremati! Siamo quindi usciti per un paio di foto sulla riva (dove abbiamo incontrato un italiano di Bologna) e abbiamo fatto due chiacchere: Sushi mi ha detto che era stufo di portarsi dietro nel viaggio due coreane, sue compagne di scuola , che si erano aggregate a lui…. Ma se ne sarebbe liberato in un paio di giorni a Joseph Glacier, per continuare da solo verso Invercagill e Stewart Island dove facendo qualche bella passeggiata avrebbe cercato di vedere il kiwi. … a proposito…. Non so se è una leggenda metropolitana, ma qui si dice che un giapponese (popolo sempre con la macchina fotografica alla mano) abbia fatto una foto col flash ad un Kiwi, che è un uccello notturno, uccidendolo sul colpo! Siamo quindi andati al bar Shooter per una birra e Sushi ha ballato roteando in terra stile anni 60 per due minuti, finché il buttafuori non si è lamentato, sebbene lo stesso buttafuori avesse dato il permesso di ballare così a me un attimo prima…. Sushi dice che qui in Nuova Zelanda gli asiatici vengono sempre trattati molto male….secondo me è perché ce ne sono troppi, un po’ come gli extracomunitari in Italia…

28 dicembre: Appena sveglio ci siamo trovati con Yasushi (=Sushi) e le due coreane e siamo andati al Puzzle City, un museo di effetti speciali, dove c’era anche il labirinto umano…. Sushi in mezz’ora ha trovato i quattro angoli e l’uscita, le due coreane si sono ritirate, mentre io, storno, in ¾ d’ora l’ho finito imbrogliando due volte…. Nel pomeriggio mi hanno riportato all’ostello (eravamo andati al museo con la macchina di Sushi) e mentre loro sono partiti con direzione sud, io son stato in spiaggia a scrivere un po’ di queste pagine, fare un po’ di ginnastica e a fare la spesa. A cena ho fatto broccoli, vino e parmigiano; cenando ho conosciuto Sylvenne, una francese, che con un giapponese era in partenza per il ghiacciaio del monte Aspiring, alla quale ho offerto la cena…mi ha detto che domani in ostello arriverà anche un italiano che ha passato gli ultimi due giorni negli hut dei dintorni… è di Bolzano!

29 dicembre: Stamattina l’olandese (un tipo che avevo conosciuto ieri sera, anche lui in ostello) che doveva andare a fare Skydiving non è andato per il tempo incerto e nemmeno Sylvenne è partita per Aspiring: mi ha quindi chiesto di andare a fare una camminata con lei sul Mount Roy a 6 Km dalla città con dislivello da 300 m. a 1800 m. …. A/R in 4 ore scarse (contro le 6 stimate) sotto acqua e grandine (ha piovuto 6 volte, di cui 2 con grandine)…. Comunque è stata una bella passeggiata e Sylvenne mi ha chiesto di farmi vivo via e-mail il prossimo dicembre per andare in Cile sull’Aconcangua a camminare con lei. Lei è francese ma attualmente lavora a Taiti come insegnante d’inglese. Sulla cima del Mount Roy abbiamo conosciuto due coppie di australiani. Prima di tornare all’ostello siamo passati al DOC a vedere le previsioni del tempo (brutte) e al supermercato a fare la spesa: da cena ho fatto zucchine. Cenato ho conosciuto Christian, il bolzanino ed ho giocato a biliardo con l’olandese che riproverà domani lo skydiving: il biliardo sebbene costasse 1$ andava anche con le monetine da 5 cent! Dopo un corsa in centro a comprarmi una torta di carote (che al panificio sulla riva del lago, fanno veramente squisita) sono tornato a letto.

30 dicembre: Stamattina, domenica, sono andato a messa e tornato ho visto che la francese era partita per l’Aspiring e l’olandese era andato a fare lo Skydiving: le previsioni, come sempre fanno qui, avevano sbagliato. Ho noleggiato una bici all’ostello ed ho deciso di andare al Diamond Lake. Ho pedalato per circa un’ora di saliscendi, fino oltre la fine della strada asfaltata, poi ho camminato fino al laghetto….preferisco il lago Wanaka! Ho dormito sotto una pianta, fatto il giro della collina, da dove si vedeveva Wanaka, e verso 3 e ½ mi sono riavviato verso l’ostello dove sono arrivato verso le 5….stremato! Forse per il sole o forse perché non avevo ancora avuto il tempo di recuperare dal giro sul monte di ieri… Dopo cena sono stato in ostello a vedere un film (con birra, torta di carote e stecca di cioccalata con noccioline)… dovevano fare "salvate il soldato Ryan" ma alla reception si erano dimenticati di mettere a disposizione la videocassetta, quindi abbiamo visto un film di ripiego.

31 dicembre: altra bella giornata per il tempo. Appena sveglio sono andato in centro a fare colazione (al solito panificio a prendermi la torta di carote), in spiaggia, a cercare dove fosse la fermata dell’autobus che dovrò prendere domattina, quindi sono tornato in ostello a cercare di trovare una fattoria per lavorare (visto che quando avevo lasciato Auckland mi ero iscritto all’associazione FhiNZ comprando una lista di indirizzi di fattorie ospiti)… nel frattempo ho chiacchierato mezza mattina con un israeliano che avevo conosciuto ieri al ritorno dalla camminata, quando mi aveva offerto una birra. Ho chiamato 3 fattorie ma eran piene e una mi ha detto che avevano solo da farmi pitturare la casa (alla faccia della fattoria!). Il pomeriggio sono andato in spiaggia dove stavano chiudendo la strada per la festa di capodanno in piazza, quindi a fare la spesa per la cena: zucchine, prosciutto (da fare alla piastra), vino e parmigiano. A cena ho conosciuto due tipe inglesi che si sono aggregate col vino bianco (io avevo il rosso); dopo cena il bolzanino con la sua compagnia mi hanno offerto un dolce al cocco preparato da loro, quindi alle 10 ½ sono uscito in centro per vedere il casino per la festa. In centro vendevano lattine di vodka e coca cola per 3 $: la piazza era separata a metà, in una parte i minorenni e quelli senza ID (carta d’identità), dall’altra quelli che potevano bere alcolici: in mezzo le ringhiere altre 2 metri e mezzo con gli agenti-buttafuori del controllo ID. Alla festa doveva esserci anche la commessa del supermercato: nel pomeriggio infatti mi aveva salutato come usano qui: "How are you?" e io ovviamente non interpretandolo come saluto ho cominciato a chiacchierare chiedendole che faceva… Ho incontrato in piazza anche l’israeliano conosciuto ieri. La piazza era gremita e dopo mezzanotte la gente mi fermava a farmi gli auguri; la musica comunque non era il top. A mezzanotte e ¾ dell’anno nuovo sono tornato in ostello dove ho chiamato casa per gli auguri e gli ho detto che nel pomeriggio, avevo finalmente trovato una fattoria che mi ospiterà dal 2 all’8 gennaio….in un posto veramente remoto. Sbrigata questa telefonata di rito, quindi, ho mandato una serie di sms auguranti buon anno e alle 2 sono andato a dormire …. La sveglia era alle 6 ½ !

1 gennaio: stamattina mi sono svegliato alle 6 e ½, preparato le valigie, sono passato in panificio a prendermi un’altra torta di carote (troppo buona) e sotto l’acqua ho aspettato il pullman Wanaka-Tarras dove ho cambiato per Christchurch airport. Come quando avevo lasciato Christchurch in direzione sud, la tappa di pranzo è stata fatta a Lake Tekapo. Arrivato all’aeroporto ho fatto il check-in, scritto un po’ di questo diario ed ho prenotato il pullman che da Auckland, domani mi porterà a Coroglen, sulla penisola di Coromandel: in fattoria! Mi è costato 41$. Prima che partisse l’aereo (18 ¾) ho fatto in tempo a dare un occhio all’e-mail e via con la Qantas! Un 737 mica male, con commedia su schermi tft sopra i sedili (sotto il vano bagagli) e una cenetta a base di carne di cervo (credo) che mi è piaciuta un casino. Volando ho fatto anche un paio di foto spettacolari (spero) ad un vulcano…dovrebbe essere il famoso cratere che ho attraversato quando ero a Turangi. Atterrato a Auckland ho aspettato ½ ora con due giapponesine che ad Auckland ci lavorano: con la mia solita invadenza (che uso solo qui…in Italia sono decisamente più timido e discreto) ho provato a insistere che mi dicessero quanto guadagnano a lavorare qui, ma non hanno voluto dirmelo. Presa la navetta dall’aeroporto (11$) sono arrivato all’ostello (il solito in cui ero stato appena arrivato in Nuova Zelanda) e mi hanno messo in una camerata da solo! Sono quindi andato a Burger King per una torta di mele, un’occhiata all’e-mail e …. A letto!

2 gennaio: anche oggi qui ad Auckland il tempo era ottimo, mi sono svegliato alle 8, ho fatto il check-out e lasciato lo zaino in ostello, quindi dopo la mail di congedo a casa (visto che taglierò le comunicazioni per tutto il tempo che starò in fattoria) e una telefonata a mio fratello Manuel che era ancora in baita per i festeggiamenti di capodanno, sono andato prima a farmi due passi al porto, poi da Warehouse dove ho comprato un cappello di paglia per contadino (4.99$), pile e rullini per la macchina fotografica. Alle 1 e ¼ è partito il pullman che ci ha portato a Thames, dove dopo mezz’ora di attesa ho cambiato autobus. Salendo sulla corriera ho chiesto all’autista se per caso conosceva la mia fattoria di destinazione e fortunatamente conosceva il proprietario (!), quindi invece di smontarmi in centro a Coroglen mi ha smontato prima, all’imbocco della strada sterrata per raggiungere la fattoria. Ovviamente fuori dalla strada principale lì di asfaltato non c’era niente (un'altra particolarita' della Nuova Zelanda e' che i ponti, per risparmiare sono tutti monocorsia) e nonostante l’autista mi avesse spiegato il tragitto da fare… ho sbagliato strada….infatti un ragazzo sui quindici anni mi ha raggiunto con la moto chiedendomi cosa ci stavo facendo nella sua fattoria (incredibile! Il ragazzo indossava la maglietta dell’inter!)… è stato comunque gentile mostrandomi la strada che avrei dovuto prendere. Trovata l’entrata giusta, mi sono presentato a Janet (la moglie) che mi ha detto di aver appena finito di mungere le mucche e mi ha mandato a cercare John nei prati dietro la casa: stava calcando l’erba fresca in una fossa, col trattore, per farla fermentare; ci siamo presentati e dopo avermi fatto spostare il fieno dai bordi della buca con la forca, mi ha mandato nella casa sulla collina dicendomi di visitare quella che sarebbe stata la mia casa e di mangiare un po’ di prugne nel giardino di casa mia (!) e di tornare alla loro casa per le 6 e ½, per ora di cena. Dopo una buona cena di patate, salata, salsicce abbiamo fatto una buona parlata, circa quello che faccio in Italia, …John mi ha detto di essere orgoglioso di ospitare un winemaker (gli piaceva chiamarmi così) italiano e mi ha detto che normalmente riceveva più telefonate la settimana di aiutanti fattori in cerca di una fattoria, ma visto che di solito erano musi gialli, normalmente gli diceva di non avere bisogno …. Finito di mangiare sono arrivati un ragazzo delle Fiji e una ragazza (che era la nipote del fattore col suo ragazzo) e con loro siamo saliti sulla Jeep (tutti esclusa la moglie), siamo andati dietro la collina, abbiamo agganciato la barca e l’abbiamo rimorchiata fin sulla riva del Pacifico e … siamo andati a fare un giro per la laguna con questa barca a motore, fin dopo il tramonto: spettacolare!!! Eravamo in una zona completamente disabitata e sulla foce del fiume che, risalendolo ci avrebbe portati in centro a Coroglen. Riportata la barca nel prato dietro la collina, mi hanno riaccompagnato a casa mia e detto di ripresentarmi l’indomani alle 9. La casa è una figata… l’unico problema è che sul regolamento esposto all’ingresso c’è scritto, oltre alle raccomandazione di fare le pulizie, di uccidere e pulire tutti i ragni dalle finestre: ma quanti sono ? Tanti !!! …e io temo il katipo…. La vedova nera neozelandese che vive sulle coste! In casa ho anche radio e tv e Janet mi ha passato latte fette biscottate te e marmellata per farmi la colazione. Il cielo è stellato come non mai… è proprio perché la penisola di Coromandel (dove mi trovo ora) è praticamente disabitata. Per raggiungere la casa si passa anche per un box dove John tiene anche auto d'epoca europee! Alle 10 e ½ a letto!

3 gennaio: Pronti… VIA! Primo giorno di lavoro … vado a casa di John che mi invita a vedere una commedia comica in tv, poi partiamo, a me da un camioncino 4x4 da guidare, carica su un kayak e via! Prima tappa a calcare il fieno nella buca, smuoverlo con la forca (io smuoverlo con la forca, lui calcarlo col trattore) e poi coprire il fieno coi nylon. Quindi siamo andati nel prato sotto la collina dove mi ha caricato sul forcone del trattore e alzato a 4 metri di altezza da dove, con la forca, ho potuto pulire il tetto del rimorchio del trattore usato per raccogliere l’erba; abbiamo poi ingrassato tutte le parti meccaniche mobili con la pistola per il grasso e infine mi ha portato sulla riva col kayak, dove mi ha detto di divertirmi per un’ora… che è volata: il posto era veramente sperduto e selvaggio, oltre che spettacolare. John è quindi tornato con Paul (il fijiano) e la sua ragazza, hanno usato il kayak anche loro e poi siamo andati a vedere i sassi a forma di fungo con sotto i teschi delle vacche e a raccogliere la legna per il bbq (=barbecue) della sera! …quindi verso le 3 mi ha lasciato a casa a riposare fino alle 4 e ½, dove ho ucciso ragni e mi sono preparato un tè freddo. Alle 4 ½ era l’ora della mungitura!!! John mi ha fornito una telara ed un paio di stivali (piccoli e dolorosi) e dopo aver richiamato le vacche nell’aia davanti alle mungitrici mi ha insegnato ed attaccare la mungitrice alle vacche! Ho provato… basta un po’ di pratica! ….sempre facendo attenzione di non inserire le tettarelle storte, altrimenti si rovinano, e con un occhio sempre in su per controllare che non ti caghino addosso… Dopo averle munte tutte e 100 con Joh e Janet, le ho spinte sulla colline con riguardo e col bastone per difendermi da eventuali attacchi indesiderati del toro! Quindi a casa per la doccia e alle 6 e ½ mi aspettavano per il bbq sulla riva! Lì ho visto una vigna di uva nera vecchia più di cent’anni e enorme! Abbiamo cenato cuocendo sul falò puntine, salata, dolce… una figata! Poi alle 10, dopo aver cercato la croce del sud in un cielo stellato come non mai sono tornato a letto.

4 gennaio: Stamattina per le 8 e ½ ero in fattoria, ma nella notte aveva piovuto e il tempo non sembrava bello (anche se poi è migliorato). Dopo aver fatto una chiacchierata sulla carriera fatta da John: facendo tutto da solo e senza cercare partner di lavoro (che sennò finisce col decidere la moglie dell’altro…) siamo andati al campeggio dove gli altri (la nipote del fattore col suo ragazzo) avevano dormito in tenda e dove avevamo fatto il bbq la sera prima e ho tagliato tutti i rami dei pini canadesi fino a 4 metri di altezza lasciandogli solo le cime: che lavoraccio! John mi ha quindi portato nei prati e spiegato come essiccare e fermentare l’erba, quindi pranzo a casa sua con mais, toast e marmellata: mezz’ora di riposo e alle 2 e ½ di nuovo a ripartire. Prima abbiamo parlato dell’Italia dov’erano stati in ferie 12 anni fa, poi abbiamo girato i campi a cercare fiori gialli da eliminare perché velenosi per le vacche, poi alle 4e ½ mungitura, aggiunto teloni sull’erba in fermentazione (e copertoni per tenerli fermi col vento) e ancora in cerca di fiori gialli nei prati al di là del paese: lì aveva comprato altri 15 ettari dove teneva alcuni vitellini: i 15 ettari li aveva pagati 70.000$ (circa 400lire/mq). Ho anche mangiato uno degli ultimi mandarini della stagione: ottimo! Alle 7 meno 10 mi ha portato a casa per cambiarmi visto che alle 7 e 10 è ripassato a prendermi con Janet (con le prugne che avevo raccolto nel mentre) per un altro bbq! Oggi c’erano anche cozze … ne ho mangiata… mezza! (odio il pesce) Poi puntine di pecora, salata, patate, gelato, birra ! All’imbrunire abbiamo tolto la piastra dal fuoco e mangiato i classici spiedini di Marshmallow e alle 10 e ¼ a letto (oggi mi sono fatto riportare a casa in auto visto che ieri, a piedi, brancolavo nel buio).

5 gennaio: sveglia alle 7 e dopo colazione alle 8 e ½ ero in casa del fattore dove abbiamo parlato per un’ora, quindi saliti in macchina, John con la scusa di comprare il pesce mi ha portato a visitare Hot Water Beach ed a vedere Cathedral Cove che sono giusto un quarto d’ora d’auto dalla fattoria! Cathedral Cove è uno scoglio bianco a forma di cattedrale ed è molto famoso (era in copertina sul depliant che avevo visto in Italia della Nuova Zelanda!)…. Non sapevo fosse qui! Siamo quindi andati a al campeggio dove gli altri due avevano finito di smontare le tende e prima di partire ci hanno offerto una salsiccia grigliata . Parlando con John, gli ho spiegato che in Italia quando gela i contadini accendono le girandole per formare sopra le piante uno strato di ghiaccio e proteggerle da un freddo che potrebbe farsi più pungente, qui mi ha detto che invece, per salvare le colture gli stanno sopra con l’elicottero che prendono a noleggio e continuano a volargli sopra!!!!! Dopo un lunch veloce in fattoria sono tornato a casa fino alle 2, quando sarebbe venuto a prendermi , ma non è venuto perché c’era troppo vento per lavorare e così mi sono addormentato fuori dalla porta sull’uscio di casa mia al sole….prima di addormentarmi ho messo su la sveglia alle 15:43, perché sentivo che sarebbe venuto a prendermi in quel momento. Infatti a quell’ora stavo uscendo per andare a cercarlo e lui stava arrivando per prendere le mucche e portarle a mungere (la mungitura è alle 4 e ½… non pensavo dovesse cominciare a radunarle così presto!). Alle 4 e ½ la mungitura effettiva è durata solo 15 minuti! Ho quindi lavato l’aia dalle "boazze" e John mi ha dato un paio di stivali che finalmente mi calzano bene. Alle 6 e ¼ sono andato a cena, quindi nel prato ad attaccare la falciatrice al trattore fino alle 7 e ½, poi a casa a fare la doccia e alle 8 sono uscito a piedi per andare al pub che avevo capito essere vicino… ho camminato un’ora… alle 9 sono arrivato! Ho preso una pinta di birra (3.40$) e un magnum (2.50 $) e sono ripartito di corsa verso casa visto che stava cominciando ad essere buio. Sono arrivato a casa alle 10 meno 10… dopo quindi almeno 9 Km a piedi in totale!!!…penso 10Km….poi a letto! Ah, un’altra cosa buffa che ho notato questo pomeriggio scendendo a prendere le vacche: c’era un pavone che John ha cercato di investire ma non ci è riuscito. Mi ha detto che qui di solito ai pavoni si spara, anche se il più delle volte la fanno franca perché sono molto intelligenti … tornano per mangiare, sghittano ovunque davanti alla casa e rompono i coglioni cantando tutta la notte !!!!!

6 gennaio: stamattina sveglia alle 7 e alle 8 e ½ sono uscito e John stava raccogliendo il fieno col trattore, mi ha fatto aprire i cancelli e Janet è rimasta sorpesa perché me ne sono fregato delle scosse e li ho aperti anche se c’era corrente (superman!). Quindi visto che non potevo aiutarlo, mi ha mandato a casa dicendomi di passare più tardi. Ho quindi scritto un po’ di queste righe e alle 2 mi ha portato il pranzo in casa e mi ha detto di presentarmi per la mungitura alle 4 e ½ (il tempo era brutto). Oggi arrivava anche suo figlio dall’Inghilterra. Alle 10 sono salito sulla collina per leggere i messaggi ricevuti dal cellulare e mi ha chiamato Super dall’Italia! Alle 4 e ½ mi ha fatto spostare i vitelli e richiamare (oggi ce l’ho fatta mantenendole tutte calme) le vacche per la mungitura. Durante la mungitura mi ha fatto richiamare il toro da parte: sono riuscito a pilotarlo per tutta l’aia, ma alla fine con un salto si è girato ed è tornato indietro, quindi questo lavoro lo ha finito Janet. Al toro ovviamente dispiace essere messo da parte: qui hanno 3 tori e a far festa con le vacche ne lasciano sempre solo uno, alternandoli…. John mi ha inoltre insegnato che le vacche nere sono meglio di quelle bianche perché non vengono scottate dal sole e quindi non perdono il pelo. Ho inoltre saputo che qui, per non far venire la malattia ai pomodori che li fa venire neri, si infilza il gambo della pianta con dei fili di rame! Dopo una cena di patate e pollo ripieni mi ha portato in macchina a vedere la zona… mi ha portato nella foresta, sulle spiagge sperdute, e fino a Tairua dove mi ha fatto vedere la casa che vorrebbe comprarsi per quando sarà vecchio e spiegato come vorrebbe ristrutturarla. Ah, oggi ho lavorato veramente poco per le molte shower della giornata, ma stasera il tempo sembra rimettersi.

7 gennaio: Stamattina abbiamo parlato di come John potrebbe pubblicizzare la sua fattoria, poi siamo andati a montare il tagliaerba e dopo un’ora libera avuta dopo pranzo, abbiamo montato il cassone per la raccolta del fieno: questo ovviamente, dopo averlo ripulito sopra (procedura già descritta)… alle 4 e ½ non ho munto perché mi hanno chiesto di spostare il fieno dai bordi del mucchio…. Mentre lo facevo sono però saltate fuori una ventina di mucche che si erano imboscate non so dove, quindi le ho ricondotte alla mungitura e ho ripreso il lavoro del fieno. Dopo cena John mi ha portato a vedere Whitianga ed i dintorni, da lì si vedeva anche la spiaggia dove è attraccato Cook: quella spiaggia, mi ha detto, me la farà visitare domani. Ho visto anche in un pascolo una vacca dal pelo lungo (???) e un gigantesco canale navigabile che stanno costruendo che farà diventare a tutti gli effetti Whitianga un’isola.

8 gennaio: Stamattina intanto che John tagliava il fieno ho portato 25 copertoni per tenere fermi i teli usati per far fermentare il fieno, poi ho cavato un po’ di fiori gialli e già che ieri notte avevo lavato le cose, le ho messe ad asciugare. Alle 11 è arrivato l’ispettore ed ha controllato che tutta la fattoria fosse in regola (procedure di mungitura e materiali usati compresi) e si è fermato a pranzo, quindi, nel pomeriggio, mentre John continuava a raccogliere il fieno, sono andato a farmi un giro in kayak, ho telefonato alla Thai a chiedere le spese da pagare per il cambio data del biglietto aereo visto che John mi aveva offerto di restare ancora e mi avrebbe aiutato in questa spesa (che poi ho scoperto essere gratis!) e ho fatto "indigestione" di prugne. Anche oggi non ho munto perché tra pulire il raccoglitore di fieno e raccogliere il fieno la giornata è volata…. Verso la fine del lavoro spostando un grande mucchio d’erba al forcone del trattore si è addirittura rotto un dente di ghisa! A cena, viste le previsioni del tempo (gli ultimi due giorni è stato ottimo ma domani peggiorerà) ho deciso di partire domani: ho prenotato l’autobus, ho lasciato al fattore il mio indirizzo e mi hanno portato (questa sera c’era anche Janet) a vedere Cook beach ed il porto più vecchio della Nuova Zelanda.

9 gennaio: stamattina mi sono svegliato alle 6, ho fatto le valigie, finito di pulire la casa ed alle 7 e ½ John mi ha portato a Whenuakite a prendere l’autobus. A Thames ho finalmente letto l’e-mail dopo 10 giorni di astinenza e arrivato ad Auckland a mezzodì, come previsto, pioveva. Sono andato al solito ostello quindi a cercare qualche ricordo da portare in Italia: semi di zucca e angurie. In ostello ho incontrato un italiano che stava arrivando dall’Australia ed ho reincontrato la tipa ebrea con cui avevo discusso la sera prima di lasciare Auckland un mese fa e ho parlato del più e del meno: lei è stufa della Nuova Zelanda (perchè non le piace la comunità ebrea di qui) e vuole provare ad andare a cercare un lavoro negli U.S.A.. Verso le 7 e ½ Davide mi ha mandato un messaggio dicendomi di raggiungerli (era con Fulvio e Alessandro da Roma: gli altri due italiani che avevo conosciuto appena arrivato qui) all’ostello Fat Camel. Lì ho saputo che tutti e 3 lavoravano: Fulvio fa il pizzaiolo, Davide elettricista e Alessandro verniciatore. Uscendo per cena per un Kebab volevano farmi vedere il camioncino della ditta con cui erano tornati all’ostello, ma… glielo hanno rimosso perché parcheggiato sulla fermata dell’autobus! Avrebbero dovuto pagare una penale di 100 $ per riaverlo! Dopo il kebab siamo andati al Margarida’s per una birra e fare serata disco fino a mezzanotte , quindi salutati, sono tornato in ostello dove ho finito le schede telefoniche e alle 2 sono andato a letto.

10 gennaio: Stamattina appena sveglio ho finalmente mangiato l’avocado (un altro l’ho regalato ad una tedesca che ho conosciuto in ostello) che John mi aveva dato prima di lasciare la fattoria (era la prima volta che lo mangiavo: buono!), poi sono andato a fare un giro in centro, dove oggi per 80$ si poteva fare un'uscita di due ore con una barca dell'America's Cup, dal barbiere che …era chiuso, e da Fulvio all’ostello cui ho dato l’olio ed i condimenti che non mi è permesso importare in Australia, quindi sono tornato all’ostello da dove alle 11 e ¼ è venuto a prendermi lo shuttle per portarmi all’aeroporto. Arrivato al gate ho dovuto anche pagare una tassa di 20$ (che non mi era stata annunciata da nessuno) per lasciare la Nuova Zelanda! Dopo una volata di tre ore dove hanno continuato a servire vino (che non ho certo rifiutato), sono arrivato a Sydney. Ovviamente alla dogana mi hanno controllato: mi hanno fatto svuotare gli zaini, lavato e disinfettato gli scarponi (per il rischio afta epizootica) e sequestrato i semi di anguria e zucca gialla che avevo comprato in Nuova Zelanda. L’ostello in centro l’YHA più grande del mondo era pieno e così ho ripiegato in un ostello nel quartiere di Kings Cross (quartiere pieno di ostelli ma….anche quartiere a luci rosse) che era libero e mi ha anche mandato uno shuttle a prendermi all’aeroporto. L’ostello era il Funky House. A cena sono andato al negozio di vendita alcolici a prendere le birre e me le sono portate ad un ristorante B.Y.O. dove le ho bevute davanti ad un piatto i pasta al pesto (buono?…non tanto). Poi dopo un giro a piedi davanti all’ostello, coi buttafuori dei night che cercavano a tutti i costi di trascinarmi nei loro locali, sono andato a letto.

11 gennaio: Stamattina sono andato in centro dove ho provato ad iscrivermi all’IELTS test per ottenere il visto lavorativo australiano, ma…. Il prossimo esame con posti disponibili è tra 10 giorni quindi… lo farò a Milano. Sono quindi andato al quartiere Hay Market: il quartiere tutto mercato dove finalmente ho comprato e assaggiato il passion fruit (erano 5 giorni che cercano di assaggiarlo: me lo aveva consigliato Janet in fattoria). Stasera prima di cena, sono andato a piedi fino all’Opera House e al Harbour Bridge a fare foto dove ho incontrato una mamma australiana che mi ha detto che sì Kangaroo Island (posto dove era mia intenzione andare, nel sud Australia, al largo di Adelaide: selvaggio e con molti canguri: il mio scopo infatti era di vedere i canguri allo stato brado e non accontentandomi degli zoo…) è spettacolare, ma i canguri posso vederne tanti anche a Pebbly beach: a soli 200Km a sud di Sydney e non 21 ore di pullman più un traghetto….

12 gennaio: Comunque la mia intenzione era di andare ad Adelaide e così stamattina ho chiesto all’ostello un biglietto d’autobus (21 ore: 114$ solo andata!)…. Ma mi hanno detto che prima di lunedì è tutto prenotato, quindi ho fatto le valigie ed ho deciso di partire per le Blue Mountains (sebbene abbiano appena spento gli incendi)…andando verso la stazione dei treni, attraversando il parco centrale, sono stato fermato da 4 inglesi e irlandesi che mi hanno offerto un paio di bicchieri di vino (avevano fatto l’after nel parco…), quindi…treno per Katoomba dove avevo prenotato l’ostello YHA. Lì sono andato a farmi un giro a piedi all’Echo Point da dove si vedono le famose Three Sisters…ma avevo le gambe particolarmente stanche e le camminate nel parco nazionale erano vietate a causa degli incendi appena domati, quindi dopo aver fatto la spesa sono tornato in ostello. Da cena zucchini (ne ho messo dentro uno giallo che ho trovato al supermercato: mai visti!!!!!) e parmigiano e vino. Dopo cena ho conosciuto Fabrizio e Marika (24 e 23 anni) di Venezia…siamo stati tutta la sera a parlare (fino a mezzanotte) e abbiamo deciso che domani li porterò (farò da guida) a fare una camminata di 6 ore nelle Blue Mountains.

13 gennaio: Quindi mi sono svegliato alle 7 e ½, sono stato in centro a Katoomba a comprarmi le brioches per colazione, ho fatto un check dell’e-mail su internet e alle 10 con Fabrizioe Marika siamo partiti per la lunga passeggiata: il sentiero non si trovava: o meglio, sembrava esserci ma era ripido e tra alberi e ragnatele; dopo un’ora siamo arrivati a Devil’s Hole dove abbiamo fatto alcune foto quindi abbiamo deciso di tornare indietro e di provare il giro al contrario. Da lì il sentiero era tenuto meglio, ma le ragnatele in faccia non erano il top, quindi io stavo davanti con un bastone alzato e sbattendolo occasionalmente per terra facendo da apripista tra ragni e serpenti. Alle 1 siamo arrivati ad un lookout nel centro delle Blue Mountains, ci siamo fermati a mangiare e dopo mezz’ora abbiamo deciso di tornare indietro: alle 3 e ½ eravamo all’ostello. Dopo un’ora ho deciso di andare in piscina: per 10$ ho usato la palestra, la piscina esterna, la spa (idromassaggio caldo), e per la prima volta ho provato la sauna! Inutile dire che quindi la sera ero parecchio stanco: dopo cena abbiamo giocato a calcetto e fatto un puzzle: alle 11 e ¾ ho dato forfait: domani Fabrizio e Marika mi daranno un passaggio con la loro macchina noleggiata, fino a Sydney (prima ci fermeremo a salutare degli immigrati italiani in un paese vicino) visto che da lì loro hanno l’aereo per Darwin.

14 gennaio: Stamattina ho telefonato a Coffs Harbour con l’intenzione di iscrivermi al Dive course che lì comincerà giovedì prossimo e costa solo 175$ ma mi hanno detto che è tutto pieno e avrei dovuto aspettare sabato: troppo tardi: dovrei spostare il volo di ritorno! Non so più che fare: Adelaide è comunque troppo distante! Dopo il checkout sono saltato in macchina, siamo ripassati all’Echo Point a vedere un’altra volta le Three Sisters e ci siamo fermati a Leura a trovare Lucia e Berto: due goriziani immigrati dall’Italia (Berto è pensionato e artista: costruisce vetrate mosaico bellissime!!!!!): ci hanno offerto caffè di moka, salame formaggio e Berto ci ha portato a fare un giro turistico della zona e mi ha detto che se mi sarà possibile tornare un sera mi porterà nei boschi qui vicino a vedere i canguri!!!! Verso le 4 Marika e Fabrizio (lei sta per dare la tesi, lui è perito chimico all’Enichem) mi hanno lasciato in centro a Sydney: ho provato ad andare a cercare un ostello nel quartiere di Glebe ma… niente… e come sempre in centro era pieno, quindi: Kings Cross. Ho anche provato a passare a iscrivermi per l’esame IELTS, ma era chiuso. In ostello ho conosciuto un ragazzo canadese che mi ha invitato a passare la serata con la sua compagnia, ma ero veramente stanco e alle 9 e ½ dormivo gia!

15 gennaio: l’indomani mi sono svegliato verso le 8, ho fatto un giro in centro con l’intenzione di noleggiare una moto (anche se piovigginava) ma costava troppo! Più di 60$ al giorno per un cinquantino e più di 80$ per un due e mezzo! Quindi dopo il check-out all’ostello ho telefonato agli immigrati di Leura, che si sono detti pronti ad ospitarmi e sono andato a noleggiare una macchina all’Europcar (45$ al giorno) per 4 dì: prima andrò a Leura a vedere i canguri e poi anche a Pebbly Beach: la spiaggia dei canguri e poi a Tilba (questo è un paesino di poche decine di anime, con nulla in particolare, ma giusto per dire di esserci stato e da cui mandare una cartolina ad una mia collega italiana). La macchina, speravo fosse piccola e quindi più maneggevole, ma purtroppo(!) c’era l’offerta "macchina più grande al prezzo della più piccola" e così mi sono trovato tra le mani una Toyota Echo, con targa dello stato di Victoria come tutte le macchine che vengono noleggiate, con cambio automatico e sedile di guida a destra (lì si guida a sinistra)!!!! Sono quindi tornato a Katoomba dove sono stato nella palestra-piscina-sauna e quindi a Leura (portandomi dietro una buona bottiglia di vino rosso per l’accoglienza), dove con la mia macchina siamo andati io e Berto a vedere i canguri in un fondovalle delle Blue Mountains: erano veramente tanti! …e non scappavano! Siamo anche scesi per fare due passi nella foresta….è stato impressionante camminare immersi nel forte profumo degli alberi di eucalipto. Quindi, tornati in paese, Berto e Lucia mi hanno offerto un’ottima cena, e siamo stati su fino a mezzanotte parlare dei problemi e delle differenze che ci sono con l’Italia, quindi, mi hanno mostrato il letto e…. tutti a dormire!

16 gennaio: Stamattina dopo colazione i coniugi italiani si sono raccomandati che andassi a vedere il documentario sulle Blue Mountains "The edge" al cinema IMAX di Katoomba e poi a vedere l’old Sydney Town (ricostruzione dal vivo di Sydney al tempo della colonizzazione) per poi passare la notte a Terrigal, nota città di mare, dove c’è anche un ostello YHA, evitando di andare fino a Pebbly Beach e Tilba. Mi hanno quindi accompagnato al cinema e ci siamo congedati. Dopo il film sono partito per Terrigal…sulla strada ho visto le indicazioni per il Koala park, dove quindi mi sono fermato (18$!) a vedere i koala… li ho anche toccati….dormono sempre! C'erano anche i canguri e i dingos. Arrivato a Terrigal (all’Old Sydney Town non sono arrivato ad andare) in serata… tempo bello….spiaggia bella…mi sono cucinato i piselli giganti (qui li hanno più grandi dei fagioli!!!!): ma de gusto no i val nient! Dopo cena ho fatto un giro in centro ed ad un pub-hotel cui mi avevano consigliato di andare due tedesche, che però non mi è sembrato niente di particolare, quindi a letto.

17 gennaio: Oggi giornata di relax in spiaggia: 1 ora stamattina, poi ho dormito 3 ore sul divano in veranda dell’ostello e alle 4 ho preso agratis dall’ostello il bodyboard e lo ho provato: sono alquanto impedito… e finalmente, nonostante il rischio di meduse e pescecani ho fatto il primo bagno nell’oceano Pacifico. Da cena ho comprato patate con aglio e spaghetti alla bolognese: tutto già precotto: facevano schifo…. Poi mi sono aggregato ad un gruppo di ragazze e ragazzi inglesi e americane che mi hanno insegnato un nuovo gioco di carte e abbiamo giocato un buona ora e mezzo, poi sono stato in centro per un gelato. Purtroppo Terrigal è una città che ha praticamente solo famiglie come turisti e ben pochi giovani, quindi domani ripartirò e consegnerò la macchina in anticipo a Sydney.

18 gennaio: mi sono svegliato alle 7 e ½, ho fatto colazione con un po’ di brioche comprate in centro, ho fatto le valigie, check-out e sono ripartito in macchina. Subito ho fatto un pieno di 30 litri pagati 24$ ! Arrivato a Sydney verso le 10 e ½ ho impiegato un’ora per raggiungere l’autonoleggio: tra sensi unici e strade a 6 corsie gli sono dovuto prima passare davanti 3 volte! Mi hanno rimborsato 32$. Ho preso quindi l’autobus per Circular Quay e da lì il traghetto per Manly Beach, la spiaggia più famosa di Sydney, dove avevo prenotato l’ostello. Bel posto e l’ostello ha anche la piscina! Dopo un giro nel viale principale "The Corso", sono stato in spiaggia un’ora e mezzo, quindi alle 6 sono andato a fare la spesa per cena: zucchini, grana e vino. Dopo cena sono stato invitato dalle due inglesi compagne di stanza ad uscire con loro…ho accettato: mi hanno portato in un altro ostello dove avevano altri 2 amici inglesi. Dopo mezz’ora, mentre loro continuavano a bere e fumare (cappa irrespirabile in camera!) e parlare velocemente inglese tra loro ho trovato una scusa e dicendogli che li avrei raggiunti più tardi al bar sono tornato in centro a prendermi un maxi-gelato, quindi in ostello.

19 gennaio: mi sono svegliato alle 7 e ½ e mentre facevo esercizi di ginnastica in camera (non c’era nessuno!) è entrata l’inglese: non era stata ancora a dormire! Uscito a fare colazione il tempo era nuvoloso e così ho deciso di fare check-out ed ho prenotato un ostello a Bondi Beach: l’altra spiaggia famosa di Sydney dove sono arrivato verso mezzodì. In quell’ostello ho subito conosciuto una svizzera di Zurigo, mia compagna di stanza con altri 2 ebrei. Sul viale principale è tutto troppo costoso e così mi sono cacciato in spiaggia per un’ora e mezzo, poi, ho lavato le robe sporche e verso le 6 e ½ sono sceso al ristorante sotto l’ostello a mangiare un piattino di spaghetti al ragù offerti dall’ostello, poi sono andato alla trattoria italiana ed ho ordinato canguro!!!!! Me lo hanno servito con rape rosse (beet root), cetrioli e cime di rapa e ….. polenta!!!! Quindi sono tornato in ostello dove ho finito il grana e vino che avevo comprato ieri. Il vino lo ho finito con la svizzera, con cui dopo un’ora sarei dovuto andare al bar (e anche coi 2 ebrei). Ho telefonato a casa per 40 minuti (avevo comprato per 5$ una scheda che forniva 1 ora di comunicazione con l’Italia), poi tornato in camera ho trovato la porta chiusa perché l’ebreo si stava facendo la svizzera…gli ho dato un quarto d’ora di supplementari e a mezzanotte, senza uscire con loro al bar sono andato a letto.

20 gennaio: mi sono svegliato verso le 8, ho fatto colazione (o meglio… ho bevuto un tè offerto dall’ostello) quindi sono andato in sala video dove su un canale non visibile perché criptato dal satellite ho potuto ascoltare il telegiornale italiano, quindi ho fatto le valigie, lasciato lo zaino in storage-room e fatto check-out: oggi starò in spiaggia, poi andrò nell’ostello in centro. Ho comprato, scritto e spedito cartoline in riva al mare, ho scritto queste righe e fatto un po’ di attività fisica sul lungoceano. Verso le 2 sono tornato in ostello a vedere chi aveva vinto il pernottamento agratis (in questo ostello usano così) ma non mi hanno saputo dire niente e così ho tolt su tut e som partì col bus fino a Bondi Junction poi treno fino in centro e…via all’ostello. Una tristezza: reception al 1° piano, camera al 2° e cucina al 4°! Vabbè poi sono andato al Paddy’s (il mercato sotto il City Market di Hay Street) dove ho comprato comprato zucchini per 1$/Kg e pomodori per 2! Ho comprato anche un mango… Sono quindi andato a cercare un supermercato per la birra e il prosciutto e il pane ma era tutto chiuso e i supermercati 24h/7gg (7Eleven) dove tutto costa il triplo non hanno quasi niente. Lì alla fine ho comprato il pane e sono andato in ostello a farmi da cena, poi ho camminato fino a Kings Cross dove mi sono comprato il gelato e le birre, quindi alle 10 e ½ sono tornato a piedi in ostello, ho guardato un po’ di TV e a letto!

21 gennaio: stamattina mi sono svegliato verso le 8 e ½ e avevo per la testa una decina (!) di sogni fatti per la notte….ovviamente uno più strano dell’altro: in uno mio papà controllava che sapessi usare i pannelli solari e mi faceva spostare cavi riflettenti che si trovavano in un prato, in un altro ero al lavoro dove eravamo tutti sotto esame per vedere se eravamo abbastanza preparati per lavorare, in un altro entravo sulle Blue Mountains senza pagare e il ranger infuriato mi dava del ladro (NB: sulle Blue Mountains in realtà non si deve pagare!)… e in un altro ho dovuto sgozzare uno zombie riposseduto! Dopo aver ripensato ai sogni sono andato in cucina a fare la colazione compresa nel pernottamento e mentre cercavo la tazza nella credenza il tipo dell’ostello mi ha dato del ladro pensando che volessi rubare più cibo di quello che era già stato messo a disposizione sui tavoli! Il primo sogno si era già avverato! Cosa succederà con lo zombie? Sono quindi uscito per andare al Paddy’s Market che ho tristemente trovato chiuso, quindi mi sono girato tutti i negozi in cerca di un cappello per mio papà, nel pomeriggio dopo essermi comprato un paio di pantaloni con le gambe lunghe staccabili per solo 25$ sono andato a vedere il giardino botanico per cercare i semi di palma che però non avevano, quindi sono corso per negozi fino a sera ma non ho trovato molto di interessante, da cena una pizzetta, ½ Kg di bisi e 1 Kg e ½ di anguria…ho fatto indigestione…sono dovuto stare mezz’ora fermo sul letto prima di riprendermi! In cucina intanto avevo conosciuto uno spagnolo che vive in Irlanda, mio compagno di stanza che mi ha parlato del brutto ceffo che abbiamo in camera: beve tutto il giorno birra e coca, è sempre davanti alla TV, non esce mai e in camera continua a ruttare! …quando sono arrivato in questo ostello, infatti essendo mio vicino di letto lo ho salutato due volte ma non mi aveva cagato, e così da allora l’avevo semplicemente ignorato. Al nostro tavolo aveva cenato anche un tipa del Minnesota e anche lei aveva notato questo strano tipo. Dopo essermi ripreso dall’indigestione ho conosciuto in cucina due italiani e un’italiana e siamo stati a parlare fino a mezzanotte e mezza, anche del tipo strano che ho in camera (nel dialogo ho fatto anche un break di mezz’ora perché sono andato a telefonare a casa per finire la cheda telefonica e… tanto per riprendermi dall’indigestione mi sono preso un gelatone!). Entrato in camera chiedo alla tipa in camera con me (pensavo fossimo soli in camera) se anche secondo lei il mio vicino di letto le sembrasse un po’ spostato e lei mi ha risposto: "Yes: Now He’s sleeping under the bed!!!!!" , dopo dieci minuti è salito sopra, poi è tornato sotto e per un’ora e mezzo ha continuato fuori e dentro dalla camera finchè non ha dimenticato le chiavi della porta di camera in camera! Quindi ha cominciato a bussare e un imbecille è andato ad aprirgli! Io intanto avevo sotto mano il coltellino (ecco il sogno dello zombie!!). Di male in perggio….rientrato, prima ha continuato a imprecare, poi a lanciare il suo sacco a pelo in giro per la stanza, poi ha iniziato a tirare calci e pugni per aria. Alle 2 e ½ di notte ero esausto…. Non riuscivo ad addormentarmi con l’idea di potermi prendere un pugno e così sono andato a dormire in salotto davanti alla TV.

22 gennaio: Ho riaperto gli occhi verso le 6 e ½ e ricordandomi di quello che mi avevano detto gli italiani di Katoomba alle 7 ho sintonizzato la TV su SPS e ho visto il TG1 italiano! Quindi ho fatto colazione, ho salutato gli italiani dell’ostello, mi sono fatto una buona doccia e ho fatto check-out lasciando però lo zaino come storage (alla reception, visto che questo cesso di ostello è anche privo di storage room). Sono tornato a fare shopping ed ho comprato un didgeridoo (strumento a fiato aborigeno) che potrei regalare a mia cugina Cristina, un accendino e boomerang per mio fratello, 3 pupazzi Koala e canguri, le sementi di fiori all’orto botanico per la mamma e finalmente il cappello da 50$ in pelle di bronco per mio papà. A mezzogiorno e mezzo sono andato a ritirare lo zaino e via alla stazione dei treni. Ho usato gli ultimi 10$ per il biglietto, ma causa guasto avevano sospeso tutti i treni per l’aeroporto!…e non si riusciva a capire se ripartissero e quando…una signora sulla quarantina sui binari, mi ha incoraggiato dicendomi (senza sapere che io sono italiano): "…tutta questa confusione, coi treni…. Nessuno sa niente, se si parte o meno… è come in Italia, dove io sono stata anni fa…bel paese, ma disorganizzatissimo….non sei mica italiano vero?" . Sono quindi andato a cercare un bancomat per comprarmi un biglietto dell’autobus per l’aeroporto: altri 7$. Dopo le solite 2 ore di attesa in aeroporto…. Via per Bangkok! Nel viaggio ho conosciuto un impresario Thailandese con cui ho messo fondo alle damigiane di vino rosso che erano a bordo dell’aereo…questo, poi mi ha convinto a iscrivermi anche al Frequent Flyer della Star Alliance (che è agratis e mi da diritto a viaggi gratuti). Sbarcato a Bangkok ho avuto da aspettare solo una mezz’ora per l’imbarco successivo. Conservo ancora con terrore il ricordo di quel momento....saliti a bordo, in fase di rullaggio si sente gente da dietro applaudire (in aereo), quindi mentre stiamo prendendo la rincorsa per il decollo gente che urla "stop!" e "fire!"... alcuni si sono messi a correre per aprire gli scivoli di emergenza, io, con altri, verso la cabina di pilotaggio urlando STOOOOOP!... purtroppo l'aereo non si e' fermato ed e' decollato ugualmente.....e' improvvisamente calato il silenzio ed il terrore, sembrava che un propulsore avesse preso fuoco e gli estintori automatici avessero spento il tutto... ma l'aria era tutt'altro che tranquilla, visto che si vedevano litigare comandante e assistenti di volo.....12 ore cosi'? Mamma mia...se dovessi rifarlo preferirei un mese ai lavori forzati!!!

23 gennaio: Sono sbarcato a Roma verso alle 6....e subito mi sono comprato un caffe'...e subito mi sono scontrato con gli euro...aspettando l'aereo per Verona ho reincontrato la tipa italiana di ieri in ostello (a Sydney): anche lei stava tornando in Italia, ma con un'altra compagnia aerea e ora proseguiva per la Sardegna (sebbene fosse bolognese). Anche il viaggio aereo per Verona non e' stato indolore: causa nebbia, ha detto il pilota, che avrebbe tentato l'atterraggio, e nel caso fosse fallito, avrebbe deciso se dirigere su qualche altro aereoporto....tensione....ma poi tutto OK, quindi, treno direzione nord e a piedi fino a casa, che ho raggiunto verso mezzogiorno.